Il Presepe vivente al Paese Vecchio continua a riscuotere consensi e domenica scorsa il centro storico masonese ha accolto i numerosi visitatori che sono stati presenti alle molteplici iniziative dell’Arciconfraternita della Natività di Maria Santissima e san Carlo.
Sono aumentati i figuranti e la presentazione dei vecchi mestieri che sono stati inseriti nella rappresentazione della Natività con la tradizionale capanna allestita in piazza Oratorio.
Non sono mancati il mercatino e la degustazione di prodotti gastronomici mentre molto ammirati sono stati il Persepio der Castè… e anche un po’ ciù in zù con la ricostruzione di Masone all’inizio del 1900 a cornice della grotta di Betlemme realizzata dai ragazzi dell’Arciconfraternita nell’Oratorio fuori porta ed il il Presepe della Collezione Gaetano Pareto, nella cripta dell’Oratorio, composto da circa sessanta statuine provenzali gentilmente concesse dagli eredi del Maestro presepista della Val Polcevera.
Sempre domenica, poi, i presenti hanno anche potuto visitare l’intero piano del Museo Tubino dedicato al presepe meccanizzato ed agli altri presepi nonché alle mostra del pittore Bisio e del fotografo Vidor.
Sabato 19 dicembre, presso le sale del museo civico Andrea Tubino, è stato aperto il suggestivo presepe meccanizzato che riscopre, tra l’altro, i vecchi mestieri e le usanze del passato inseriti in caratteristiche ricostruzioni di Masone.
Nell’intero piano dedicato ai presepi figurano anche altre interessanti realizzazioni che i visitatori possono ammirare ed una nuova sistemazione del celebre presepe in terracotta di Severa Fioretta Micca.
L’inaugurazione dello scorso sabato, tuttavia, è stata anche dedicata alla presentazione, affidata all’illustrazione di Luisa Giacobbe, della mostra antologica del pittore Silvio Bisio, artista di alto profilo ed esponente di spicco della cultura figurativa ligure negli anni Sessanta, scomparso poco più di una decina di anni fa.
All’iniziativa erano presenti anche il fratello ultranovantenne Massimo nonché i figli Paolo ed Eugenio che hanno ricevuto un riconoscimento da parte del Museo, consegnato dal sindaco Enrico Piccardo intervenuto alla manifestazione unitamente al suo predecessore Paolo Ottonello.
Tra le esposizione da non dimenticare, infine, la mostra fotografica del famoso maestro Mario Vidor, cittadino onorario di Masone.
Il Museo Tubino resterà aperto fino al 6 gennaio, tutti i giorni dalle15,30 alle 18,30 mentre dal 7 gennaio al 7 febbraio si potrà visitare al sabato e domenica dalle 15,30 alle 18,30.
Naturalmente ci sarà la possibilità di visite infrasettimanali contattando i volontari del Museo.